Diagnostica per immagini

La diagnostica per immagini è un insieme di tecniche di analisi che possono essere effettuate sui beni culturali e che permettono di ottenere informazioni approfondite sugli oggetti in esame tramite l’utilizzo di immagini. L’analisi avviene tramite la ripresa e lo studio di immagini dell’opera realizzate sfruttando diverse bande della radiazione elettromagnetica. Le fotografie in luce visibile, le fotografie in fluorescenza indotta da luce ultravioletta, la tomografia computerizzata a raggi X, sono solo alcune delle indagini alle quali un’opera può essere sottoposta e sono quelle impiegate per il monitoraggio e lo studio dei beni appartenenti a Fondazione Pro Canale. Queste indagini forniscono informazioni aggiuntive rispetto a quelle che si possono ottenere dalla semplice analisi visiva dell’oggetto: queste informazioni riguardano sia la tecnica e le caratteristiche costruttive dell’opera, sia il suo stato di conservazione. La diagnostica è infatti particolarmente importante per il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni culturali, perché permette di avere il quadro dello stato di salute dell’oggetto e di verificarne il possibile degrado nel tempo. Inoltre può essere utile per decidere eventuali interventi di restauro e le modalità con le quali eseguirli.

Fotografie in luce ultravioletta

Come si realizzano?

Le fotografie in luca ultravioletta sono riprese con una normale macchina fotografica esponendo le superfici da fotografare a luce ultravioletta, cioè a una radiazione elettromagnetica con lunghezza d’onda inferiore rispetto allo spettro della luce visibile (380 - 780 nm). In particolare, per realizzare quest'analisi, sono state impiegate lampade LED con picco di emissione a una lunghezza d’onda di 360 nm.

Cosa osservo dalle immagini in fluorescenza ultravioletta?

La radiazione ultravioletta è impiegata per l’analisi della finitura e delle superfici in generale degli strumenti musicali. Alcuni materiali, quando stimolati da luce ultravioletta, reagiscono emettendo una radiazione a lunghezza d’onda maggiore, nel campo del visibile. Questo vuol dire che si colorano (solo in apparenza) in un modo diverso a seconda della loro composizione chimica e grazie a questa analisi possiamo quindi distinguerli tra loro anche se a occhio nudo il colore risulta lo stesso. In particolare, sugli strumenti musicali, possiamo distinguere le zone dove la vernice è originale, le zone soggette a ritocco, le zone in cui la vernice manca ed è emersa la preparazione sottostante o il legno stesso. Le vernici impiegate per gli strumenti musicali del periodo classico della liuteria ad arco sono solitamente vernici ad olio e hanno un colore di fluorescenza giallo pallido. Le vernici da ritocco, ad alcool e molto pigmentate, possono essere nere, rosse, verdastre. La gommalacca usata per ritoccare e proteggere le superfici ha una fluorescenza arancione, il legno e le colle risultano invece azzurrini sotto luce ultravioletta. La preparazione del legno risulta spesso sui toni del marrone o del beige.

Tomografia computerizzata a raggi X

Cos’è questa tecnica?

La tomografia computerizzata è una tecnica diagnostica importata dal mondo della medicina e molto simile alla TAC medica che tutti conosciamo. La tecnica per l’analisi degli oggetti, a differenza di quella per i corpi umani, si chiama tomografia computerizzata industriale ed è nata per l’analisi dei manufatti industriali, ad esempio per il controllo dei difetti di produzione dei manufatti in metallo. L’oggetto analizzato viene irradiato tramite raggi X (lunghezza d’onda 0,001 - 1 nm) e un’immagine viene rilevata da sensori posti dopo l’oggetto. I raggi X vengono intercettati dai materiali: dove il materiale è più denso vengono ostacolati, mentre passano più facilmente dove il materiale è meno denso. L’immagine ottenuta dipende dalla quantità di raggi X che colpiscono il rivelatore in ciascun punto ed è quindi rappresentata in scala di grigi, le cui diverse intensità corrispondono a densità diverse dei materiali. Nel caso della tomografia, un gran numero di immagini a raggi X dell’oggetto, riprese a diversi angoli, viene rielaborata da un software (da cui l’aggettivo computerizzata) tramite il quale si ottiene una riproduzione tridimensionale dell’oggetto ad altissima risoluzione (100 - 150 µm).

Qual è il risultato di una tomografia?

Da questa visualizzazione tridimensionale si possono estrarre un’enorme quantità di dati, che vengono espressi per mezzo di viste (immagini di sezioni e dettagli) e video, enfatizzando tramite il software diverse caratteristiche come la texture o i contrasti. In particolare, per quanto riguarda gli strumenti musicali, le principali applicazioni riguardano il rilievo tecnico dell’oggetto (misure, andamento delle bombature, spessori, profili, aspetto interno) e il controllo dello stato di conservazione (si individuano crepe, tarli, deformazioni, inserti, restauri vari). Le immagini presentate sul sito sono delle viste dello strumento e dei video che vengono estratti a partire dal risultato 3D della tomografia. Abbiamo deciso di colorare i volumi per renderli più leggibili, ma i colori non corrispondono in nessun modo al colore vero dello strumento.